«Lo sviluppo dei dipendenti è al top in Atupri.»

Nell’ottobre del 2020, all’età di 26 anni, Yanick ha assunto la funzione di vice responsabile Contabilità presso Atupri. Lavora al 90% e nel contempo segue la formazione per diventare esperto in finanza e controlling. Atupri lo sostiene in termini di tempo e denaro. Nella vita privata il bernese pratica fitness, kickboxing e calcio.

Perché sei passato da un altro settore all’assicuratore della salute Atupri?

Ero alla ricerca di un’azienda che contribuisse a qualcosa di utile per la società e non si limitasse a massimizzare i profitti. Per Atupri quel che conta è la salute delle persone. Vogliamo aiutare i clienti a promuovere la loro salute e il nostro obiettivo primario non è massimizzare il profitto. Nell’ambito dell’assicurazione malattia obbligatoria attuiamo un mandato di legge. Trovo positivo il fatto che il nostro lavoro sia influenzato anche da qualcosa di diverso dal profitto.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Il mio lavoro consiste nel tenere la contabilità e le finanze sotto controllo. Riferiamo le cifre al management secondo una griglia predefinita, contribuendo così a guidare l’azienda. Ogni mese preparo il conto economico e il piano della liquidità. Insieme ai reparti stendo inoltre il budget annuale e discuto costantemente eventuali modifiche.

Che c’è di bello?

Il fatto che dietro le cifre si nascondano tante interessanti tematiche. Le finanze sono la spina dorsale di un’azienda. Mi interessano gli obiettivi e le strategie alla base dei numeri. Mi aiutano a comprendere meglio la situazione dell’azienda. Apprezzo il fatto di poter affrontare le cose e impegnarsi. In considerazione delle dimensioni ideali dell’azienda, le novità possono essere attuate rapidamente. Anche il lavoro di squadra mi piace molto. Siamo in cinque e abbiamo a che fare ogni giorno tra di noi. In Atupri mi sento in buone mani e fortemente incoraggiato in quello che faccio.

Quali capacità e qualità sono necessarie per svolgere questo lavoro?

Sono necessari naturalmente una predisposizione a lavorare con i numeri e un interesse per la gestione aziendale, ma è altrettanto importante avere un buon livello di intelligenza emotiva e buoni rapporti con i collaboratori. Per noi i colleghi di lavoro sono clienti. Vogliamo apportare all’organizzazione un contributo positivo. È utile saper intrattenere una buona conversazione con gli altri. Ci possono essere dei punti di attrito quando si tratta di soldi. Elaborando grandi quantità di dati con diversi programmi, chi ha familiarità con l’informatica è avvantaggiato.

Come vivi il tuo datore di lavoro?

Atupri è molto vicina ai collaboratori. L’atmosfera aziendale è familiare. Anche i giovani con poca esperienza hanno opportunità che non si ottengono altrove. A mio avviso, il sostegno nel perfezionamento professionale è superiore alla media.

Quali valori vive Atupri?

Cordialità, vicinanza e apertura, ma anche la volontà di perfezionarsi. Si vogliono trovare nuove soluzioni e percorrere nuove strade.

Che cosa hai imparato da Atupri?

Ho imparato a comprendere meglio i nessi del settore, che nello specifico ha anche i riflettori puntati addosso ed è inoltre in continua evoluzione. Avevo sottovalutato le operazioni di pagamento con ben 200’000 clienti. Come in ogni lavoro, ho avuto modo di imparare molto anche dal punto di vista umano.

Quale tipologia di persone dovrebbe venire a lavorare presso Atupri?

Coloro che riescono a identificarsi con l’immagine di Atupri. Anch’io vivo l’azienda proprio così come si presenta. Tutto ruota intorno alla salute. Trovo fantastico che il lavoro sia utile alla società. Consiglio a tutti di lavorare qui.

Cosa intendi per carriera?

Avere un obiettivo professionale che permetta di trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata

Cosa ti attende prossimamente nel tuo lavoro o nella tua vita privata?

Seguo la formazione come esperto in finanza e controlling. Ci vorranno altri due anni. Nella vita privata faccio molto sport. Per il resto non prevedo altri grandi avvenimenti.

Cosa vuoi assolutamente fare nella vita?

Mi piacerebbe fare viaggi più lunghi. L’Asia e il Sudamerica mi attraggono in modo particolare.