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Dose vs. Frisch
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Prodotti freschi, in scatola o surgelati?

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Spesso un’alimentazione sostenibile esclude i cosiddetti prodotti convenience e quelli destinati alle scorte. Ma le cose non sono così semplici.


Diciamolo subito: in termini di sostenibilità, i piatti preparati con ingredienti freschi spesso non sono meglio delle varianti surgelate o conservate in scatola o in vasi di vetro. A essere decisivi per il bilancio climatico di un alimento non sono solo la provenienza e la stagionalità degli ingredienti, bensì l’intero ciclo del prodotto.

La freschezza non vince sempre

In altri termini, chi prepara le proprie lasagne con ingredienti freschi invece che ricorrere ai surgelati ottiene forse un risultato migliore a livello di sapore, ma l’impatto climatico non è minore.

La sostenibilità inizia al momento dell’acquisto

I tragitti compiuti per fare la spesa influiscono sul bilancio di CO2 esattamente come la conservazione e la preparazione: l’automobile (o anche l’autobus, il treno o la bici elettrica), eventuali tragitti multipli (nel caso si abbia dimenticato qualcosa), la conservazione in frigorifero, il consumo energetico del fornello e del forno e per finire il lavaggio delle stoviglie

Rispetto ai prodotti preconfezionati o «di massa», per i quali le singole fasi di produzione sono concentrate, la ripartizione nelle economie domestiche individuali comporta spesso un maggiore dispendio energetico. La differenza tra i prodotti surgelati, in scatola o conservati in vasi di vetro (per es. per quanto riguarda le conserve di verdura) è minima.

Ecco quello che potete fare

Acquistate ingredienti rigorosamente stagionali e regionali e andate a fare la spesa in bicicletta o a piedi. La scelta di prodotti di origine vegetale anziché animale aumenta la sostenibilità, soprattutto in caso di tempi brevi di conservazione in frigorifero tra l’acquisto e la preparazione delle vivande.

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