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Ernährungsmythen
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Carboidrati? Tossine?

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Cinque equivoci popolari in materia di alimentazione

Contare le calorie, rinunciare ai carboidrati, allenarsi per eliminare i cuscinetti sul sedere? Questi sono solo alcuni dei moltissimi miti in circolazione – ma cosa c’è di vero? Vediamolo.

 

1: le proteine e i carboidrati si devono mangiare separatamente

Il medico americano William H. Hay, ideatore della dieta dissociata, era convinto che l’organismo umano non sia in grado di digerire contemporaneamente i carboidrati e le proteine e che ciò comporti un’«acidificazione» del corpo. Quest’ultima favorirebbe il sovrappeso e le tipiche malattie del benessere, come ad esempio il diabete. Oggi queste supposizioni sono confutate scientificamente, tuttavia, alcune diete dissociate possono essere utili per ridurre il peso corporeo grazie all’alimentazione equilibrata e al basso contenuto calorico.

 

2: tutti i carboidrati fanno ingrassare

Non è vero in assoluto. Ad essere problematici sono soprattutto i carboidrati contenuti nel pane bianco o nelle bibite analcoliche e nei prodotti con zucchero industriale come lo yogurt alla frutta o i cereali. Questi prodotti causano una forte fluttuazione della glicemia, ossia dei livelli di zucchero nel sangue. La conseguenza: costante senso di fame e accumulo di grasso nell’organismo.

I carboidrati contenuti nella frutta, nella verdura e nei prodotti integrali devono essere scissi dall’organismo nel corso della digestione. Entrano dunque nel circolo sanguigno più lentamente e uniformemente, il tasso glicemico si mantiene più regolare e il senso di sazietà permane più a lungo. Questi sono i buoni carboidrati!

 

3: il digiuno disintossica

È scientificamente provato che rinunciare regolarmente al cibo per un certo numero di giorni o ore può essere utile in caso di ipertensione, diabete di tipo 2 e malattie gastrointestinali, ma questo non significa che l’organismo elimini «tossine». Questo termine non viene impiegato dai ricercatori.

Se si intendono i prodotti del metabolismo non assimilabili come la creatinina o l’urea, l’organismo li elimina attraverso gli appositi canali anche senza bisogno di digiunare. Secondo recenti risultati della ricerca, il digiuno può però rafforzare i processi naturali di rinnovo cellulare.

 

4: una caloria vale l’altra, indipendentemente dalla sua provenienza

Chi desidera perdere peso deve assumere meno calorie di quelle che consuma – questo è il principio di ogni dieta. Ma fa una differenza se le calorie provengono da una coca cola o dal pane integrale? Una caloria è pur sempre una caloria. Attenzione: le calorie contenute nella coca cola sono assorbite più rapidamente dall’organismo, ma saziano molto meno. I liquidi restano meno tempo nello stomaco e vengono digeriti più rapidamente, inoltre, le bevande zuccherate causano forti fluttuazioni glicemiche. Di conseguenza, dopo aver bevuto una coca cola la fame torna presto a farsi sentire e, pur assumendo la stessa quantità di energia, è molto più difficile attenersi al numero di calorie ammesse.

 

5: basta un po’ di allenamento per smaltire i cuscinetti molesti

Non funziona così, Lo sport da solo non è quasi mai sufficiente per perdere peso, tanto meno in maniera mirata in punti specifici del corpo. A ciò si aggiunge che sono i nostri geni a determinare dove l’organismo preferisce immagazzinare i grassi e quali sono i depositi a cui attinge per ultimi. Nella maggior parte dei casi, nemmeno con gli esercizi più mirati è dunque possibile eliminare i tenaci cuscinetti adiposi sull'addome, sulle cosce e sul sedere. Al limite lo sport può aiutare a rafforzare queste zone migliorandone l’aspetto.

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